Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Esplorate. Sognate. Scoprite. (Mark Twain)

 
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Casalvecchio di Puglia
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Un po' di storia

Antico casale del subappennino settentrionale, fu fondato prima del 1100. Fu popolato nel 1466 dagli Schiavoni stanziatisi in Puglia a seguito delle imprese di Giorgio Castriota Scanderbeg, eroe albanese, il che spiega il linguaggio di evidente origine albanese degli abitanti. Fu feudo dei de Sangro, principi di S. Severo.
GIORGIO CASTRIOTA SCANDERBEG (1403-1468) Eroe nazionale albanese. Il suo nome era Giorgio Castriota che il turco divenne Iskander Bey, italianizzato in Scanderbeg. Ostaggio del sultano turco Murad II che lo allevò costringendolo a farsi musulmano, nel 1433 proclamandosi cristiano guidò la rivolta dell’Albania contro i turchi. Occupata Croia ne mantenne il dominio per ventiquattro anni. Nel 1461 Maometto II lo riconobbe principe di Albania e di Epiro, ma nel 1466 riprese la lotta contro di lui, però invano, perché non riuscì mai a sottometterlo.

 

 

 

 

Da visitare

 

La chiesa di S. MARIA DELLE GRAZIE, costruita nel secondo ventennio del 1800, é stata diverse volte rimaneggiata prima della sua riedificazione avvenuta nel 1984. Diversamente dalla sua ricorrenza, viene festeggiata la terza domenica di maggio da oltre un secolo.

La chiesa di SS. PIETRO E PAOLO fu eretta probabilmente nel XVI secolo dal duca di Termoli. Nel 1805 fu distrutta da un terremoto ma subito ricostruita. Vi si conserva una Madonna del Carmelo di Michelangelo Sammarco del 1759.

 

 

Folklore, feste e sagre

 

 

19 Marzo – Fuochi di S. Giuseppe. Nei quartieri si accendono grandi falò ed intorno ad essi si intonano canti tradizionali sin quando il fuoco non si consuma.

Sabato Santo – Tradizione vuole che in occasione di questa ricorrenza, la gente vada in giro per il paese bussando alla  porta di amici e conoscenti e cantando la canzone “Vete e Pashqet”, che in lingua arbresche, vale a dire antico albanese, significa uova di Pasqua. Secondo la leggenda questa festa risalirebbe appunto a quando profughi albanesi fondarono il paese e dedicarono tutta la loro devozione all’icona mariana di Maria S.S. delle Grazie del monastero basiliano della “Sculgola”.

Terza domenica di maggio - Ffesta patronale per la Madonna (e per il protettore S. Nicola da Myra).

Ultima domenica di Settembre – Festeggiamenti e fiera per S. Matteo.

 

 

 


 
 
 
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